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Concerti-Conferenze

Note al pianoforte consiste in una serie di concerti-conferenze sulla storia della letteratura pianistica. Nel concerto-conferenza, le sollecitazioni che il pubblico recepisce appartengono a due mondi distinti: infatti nel concerto il veicolo di comunicazione è solamente il suono creato dalla personalità e dal carisma del solista-interprete, forse l’espressione più marcata e completa dell’ideale romantico di onnipotenza e superiorità comunicative ed emozionali della musica stessa, mentre nel secondo la parola, che si rivolge direttamente alle facoltà intellettive della persona e non al suo inconscio, permette un approccio più analitico e razionale al tema proposto.
Il concerto-conferenza quindi, se condotto con perizia, permette

 
l’accostamento alla stessa opera d’arte sotto due punti di vista diversi e complementari
l’uno all’altro: è quello che accade durante le visite guidate alle mostre d’arte figurativa, in cui il commento analitico della guida aiuta la comprensione dell’opera e ne valorizza la sensazione emotiva che si prova al contatto con essa e viceversa.

In Note al pianoforte, i vari brani previsti dal programma, che sono articolati su di un tema centrale (vedi esempi più avanti), oltre ad essere eseguiti dal vivo, saranno commentati e inquadrati dal punto di vista storico, tecnico, stilistico dall’esecutore stess
o.
In questo modo il pianista si toglie i panni del vate e del profeta di mondi lontani di romantica memoria e assume quelli più umani della guida che ti prende per mano mostrando il cammino da vicino.
 
Nel commento parlato si cercherà di ricostruire la situazione emotiva e personale dell’artista nel momento in cui l’opera fu concepita, e per raggiungere questo scopo ci si avvarrà di collegamenti ad altre discipline, come la filosofia, la storia dell’arte, la storia e la letteratura. Il tutto per cercare di offrire un quadro culturale quanto più possibile esauriente e completo e destinato anche ad un pubblico il più vasto possibile e non necessariamente ristretto ai soli addetti ai
lavori.

Per informazioni o richieste
 

La storia
del pianoforte


si ringrazia
Salotto Valperga


ALCUNI TEMI PROPOSTI
LA STORIA DEL PIANOFORTE
 
LA SONATA CLASSICA
 

Dal clavicembalo al grancoda da concerto, più di duecento anni di storia da Scarlatti a Liszt, Brahms e Debussy
attraverso le tappe principali dell’evoluzione storica e tecnica del pianoforte

Partenza
Il clavicembalo e l’intuizione di Bartolomeo Cristofori a Firenze.
Scarlatti, una Sonata

Meccanica viennese e inglese.
Prime scoperte sul carattere del suono
Mozart e i fortepiani Stein e Walther
Beethoven – gli esercizi del manoscritto Kafka, estratti dalle 32 Sonate

Nascita della tecnica pianistica moderna
Muzio Clementi
Clementi, Sonata op. 24 n. 2

Il virtuosismo romantico
Adolfo Fumagalli, La roche du diable, étude de bravoure

Pleyel ed Erard
due concezioni diverse di costruire e suonare il pianoforte
Chopin, Studio op. 25 n. 1, Notturno op. 9 n. 2
Liszt, Leggenda n. 2: San Francesco di Paola “marchant sur les flots”

Nascita del pianoforte moderno
Steinway, Bechstein, Blüthner e Bösendorfer.

 

 

Dal Barocco al Classicismo, da Scarlatti a Beethoven,
la storia e l’evoluzione di una delle principali forme
della musica occidentale

1. Scarlatti e Mozart, l’estro dell’invenzione
Nascita del pianoforte e sviluppo della sua scrittura strumentale di derivazione essenzialmente clavicembalistica.
Influenze del teatro mozartiano e codificazione dello “stile classico”
Esecuzione integrale di
Scarlatti: tre Sonate – Mozart, Sonate K 311 e 570

2. Haydn e Clementi, costruzione e virtuosismo
Sviluppo della forma e intuizioni meccaniche e virtuosistiche.
Esecuzione integrale di
Haydn: Sonata Hob. XVI/49 – Clementi: Sonata op. 47 n. 2

3. Beethoven, il primo e secondo periodo
L’eredità di Haydn, Clementi e Mozart, confluiscono nell’opera del grande compositore di Bonn, che porterà la Forma Sonata al suo massimo grado di perfezione.
Esecuzione integrale di
Sonate op. 2 n. 2 – op. 10 n. 3 – op. 27 n. 2

4. Beethoven, secondo e terzo periodo
Apogeo e declino della forma sonata.
Esecuzione integrale di
Sonate op. 28 – 53. bagatelle op. 126

 
LA MUSICA, ESPRESSIONE DELL’INFINITO
 
LA MUSICA ITALIANA
 

Il Romanticismo, il secolo in cui il pianoforte conosce
la sua piena legittimazione:
premesse critiche, estetiche, scoperte timbriche e nuovi linguaggi

1. Robert Schumann compositore e critico
La crociata di Schumann contro i filistei, la sua attività di critico e di scopritore di giovani talenti (Chopin e Brahms in primis), i suoi legami letterari con Jean Paul che si riflettono nella sua opera. L’esecuzione di alcune tra le più significative opere del compositore tedesco saranno integrate dalla lettura delle recensioni che Schumann scrisse sulla Neue Zeitschrift für Musik per dieci anni dal 1834 al 1844
Esecuzione integrale di
Phantasiestücke op. 12, Kinderszenen op. 15

2. Franz Schubert e la divina lunghezza
L’intimo mondo schubertiano e l’influenza del lied, il canto tedesco, nella sua scrittura strumentale.
Analisi delle caratteristiche peculiari dello stile schubertiano attraverso gli improvvisi e alcune delle Sonate per pianoforte.
Esecuzione integrale di
Improvvisi op. 90, Sonata in la maggiore op. 120

3. Fryderyk Chopin, il principe del pianoforte.
Il linguaggio chopiniano romanticamente classico, la perfezione pianistica e formale, la trasposizione al pianoforte dell’ideale del belcanto italiano e l’elevazione della mazurca a forma d’arte. La scoperta della dimensione timbrica.
Esecuzione integrale di
Terzo Scherzo op. 39, Ballata op. 23, selezione di Mazurke, Notturni, Valzer e Improvvisi, Berceuse op. 57

4. Franz Liszt, il dominatore
La musica dell’avvenire, sintesi totalizzante di tutte le arti, l’invenzione del recital, l’ideale di lotta e purificazione presente nella maggior parte delle opere lisztiane, il mito del patto col diavolo e del dominio assoluto della tecnica pianistica.
Esecuzione integrale di
Leggenda n. 2, Ballata n. 2, Totentanz, estratti dalla Sonata Dante e dalla Sonata in si minore

5. Johannes Brahms, l’uomo del Nord
Scoperto e “lanciato” da Schumann, con Brahms si chiude la grande epopea del Romanticismo.
La sua severa autocritica e la concezione austera della musica che, nelle ultime opere, recupera stilemi risalenti al Barocco e al Rinascimento. La nascita del neoclassicismo.
Esecuzione integrale di
Ballate op. 10, Fantasie op. 116

 

 

Una storia singolare, di genio, trascuratezza,
abbandono e rinascita,
come tante se ne vedono nel nostro paese.

1. Il pianoforte, Cenerentola d’Italia
Atto primo: il pianoforte, inventato nel 1698 a Firenze da Bartolomeo Cristofori, fece fortuna altrove, specialmente in Germania e in Inghilterra, e dopo il 1848 in America. Nell’Ottocento, il secolo d’oro di questo strumento, nel nostro paese mancano completamente autori di rilievo, mentre resta intatto il fascino culturale e paesaggistico che esso ha sempre suscitato sugli artisti di tutto il mondo
Esecuzione integrale di
Scarlatti, Due Sonate - Clementi, Sonata op. 24 n. 2 - Rossini, Un petit train de plaisir – Liszt, La Campanella – Leggenda n. 2: S. Francesco di Paola cammina sulle acque.

2. Adolfo Fumagalli e l’Ottocento musicale italiano
Atto secondo: mentre all’estero stanno nascendo le prime istituzioni sinfoniche e concertistiche, in Italia regna incontrastato il melodramma. Eppure, Adolfo Fumagalli (1828 – 1856), pianista inzaghese, riesce ad ottenere fama e notorietà anche al di fuori dei confini nazionali producendosi come pianista. Breve spaccato della vita musicale ottocentesca nel nostro paese.
Esecuzione integrale di
Adolfo Fumagalli: Selezione di Studi da “l’école moderne du pianiste” – Golinelli, Cicalata – Picconi, Adagio

3. La rinascita di fine Ottocento e la “generazione dell’Ottanta”
Atto terzo: verso fine secolo si cerca di colmare la lacuna che ormai ci separa dal resto dell’Europa, soprattutto per quanto riguarda la musica strumentale.
Nascita della “scuola nazionale italiana” e sue caratteristiche principali.
Esecuzione integrale di
Busoni: trascrizioni da Bach – Sonatina brevis in signo Johanni Sebastiani magni – Martucci, Scherzo – Malipiero, Preludi autunnali – Respighi, Antiche danze e arie per liuto (I Fascicolo)

4. Il Novecento
Atto quarto: dalla prima alla seconda guerra Mondiale, cronaca dei nostri giorni.
Esecuzione integrale di
Casella, A la manière de… - Dallapiccola, Sonatina Canonica - Sonzogno, Favoletta – Castelnuovo Tedesco, Tre corali su melodie ebraiche

 
 
             
   

Gennaio 2012
RICORRENZE AL PIANOFORTE, DA “LERICI IN…”

Il concerto si è svolto tra l’ammirazione di tutti e la sorpresa dei pochi che non conoscevano l’eccezionale bravura del maestro Riva... in modo particolare è stato gradito quel suo rivolgersi al pubblico illustrando con un eloquio semplice e coinvolgente i singoli pezzi prima dell’esecuzione.
Anche questo suo porgere con tranquillità e acutezza tanti capolavori del più grande dei pianisti e di un grande compositore, non è da tutti. E nel maestro Riva tutto ciò si apprezza in quanto anche nei rapporti col pubblico festante e con gli appassionati ammiratori, si presenta con quella naturale affabilità, modestia e comunicativa che è una prerogativa di chi svetta sulla mediocrità spesso colma di tronfia arroganza.
Grazie, Maestro, per quanto ci ha elargito con stupende interpretazioni e generosa magnanimità. Arrivederci: noi tutti la aspettiamo con impazienza!

di Luigi Romani

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La musique de salon au Salon musical

Adalberto Maria Riva, notre conférencier et si délicat pianiste, a su recréer avec chaleur et simplicité l’esprit même des Salons musicaux: la réunion d’amis cultivés autour d’un piano (et de l’incontournable abat-jour!), pour écouter des musiques pleines de poésie. Une très belle soirée.

Paul Kristof

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Inzago, Demos, n. 152 – dicembre 2004

Il romanticismo musicale “spiegato” da Adalberto Riva

LA MUSICA ESPRESSIONE DELL’INFINITO

Intervista a cura di
Lina Colarusso
sull’omonimo ciclo di lezioni-concerto tenuto a Inzago in autunno.

… L’iniziativa (dei concerto-conferenze) ha avuto tantissimo successo, grazie soprattutto al pianista che ha saputo coinvolgere tutti con la sua bravura, la sua sensibilità, la sua competenza…

 

 

 
© 2011 Adalberto Maria Riva

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